Ha fatto discutere la notizia di una manovra allo studio del MEF che prevedrebbe l'obbligo per gli stranieri di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale e di versare 2000 euro (ogni anno) per tale iscrizione.
In verità, tale fuga di notizie è stato il frutto di una comunicazione certamente frettolosa da parte del MEF e che ha poi trovato un rapido chiarimento da parte del Ministero della Salute (non è chiaro il motivo del cambio di interlocutore)
In realtà l'obbligo del pagamento di quella somma verrà introdotto solo per quegli stranieri che, secondo le norme attuali, non sono obbligati a iscriversi al SSN. Nulla sarà dovuto invece per chi è obbligato a iscriversi al SSN, ossia per la stragrande maggioranza degli stranieri residenti in Italia.                                                                                                                                        
Ma come stanno le cose adesso? L'obbligo, gratuito, di iscrizione al SSN riguarda gli stranieri con regolare permesso di soggiorno; l'iscrizione si ottiene rivolgendosi all'ATS del Comune dove si risiede.                      
Poi ci sono cittadini stranieri che si trovano temporaneamente in Italia, per non più di 90 giorni: per loro l'accesso alle prestazioni sanitarie (urgenti e non) avviene pagando le tariffe previste dalla Regione dove si trovano.
E infine ci sono studenti e ragazze alla pari, i quali pur potendo ipoteticamente soggiornare in Italia per non oltre 90 giorni, molto più verosimilmente rimarranno oltre tale periodo, e ai quali si chiede (si chiederà) appunto un contributo forfettario annuo di 2000 euro per accedere alle cure del nostro sistema sanitario.
Precisazione importante da fare è che questo contributo è già previsto da anni nel nostro ordinamento, la novità è proprio l'importo di 2000 euro che ne costituisce un adeguamento (dopo anni in cui le somme sono rimaste invariate) ed è un adeguamento piuttosto brutale rispetto ai vecchi importi.