Revoca pds per soggiornanti di lungo periodo: la pericolosità sociale non è desumibile dalla mera commissione di un reato
TAR Lombardia, Sezione Quarta, Sentenza del 20 settembre 2011, n. 2270
Avv. Michele Spadaro
di Milano, MI
Letto 453 volte dal 29/11/2011
Nel caso qui in esame, è stata disposta la revoca di un pds per soggiornanti di lungo periodo, sulla base di una valutazione di pericolosità sociale dello straniero per la commissione di un reato. Il TAR Lombardia ricorda preliminarmente che, quanto alla fattispecie di titolari di un pds per soggiornanti di lungo periodo, la pericolosità sociale non può essere desunta in automatico dalla commissione di un certo tipo di reati ex art. 4, comma 3, Testo Unico Immigrazione, ma va accertata in concreto. Ciò in quanto il concetto di "pericolosità sociale" rappresenta la misura del "rischio di reiterazione da parte di un soggetto di attività delittuose", rischio che evidentemente non può risultare sulla base della commissione di un singolo reato, per quanto grave esso sia. Ebbene, il detto accertamento concreto non risulta nelle motivazioni del provvedimento di revoca, nè consta la valutazione degli elementi indicati dall’art. 9, comma 4, Testo Unico Immigrazione: ossia la durata del soggiorno nel territorio nazionale, l'inserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero. O meglio, l'Amministrazione motiva la revoca affermando che, NONOSTANTE la sussistenza di tali elementi il ricorrente ha commesso un reato. Il Collegio, sul punto, conclude che per l'Amministrazione, nella sostanza, chiunque commetta un reato sarebbe di per sè pericoloso In verità, l'ipotesi delittuosa presa in considerazione per motivare la revoca consiste in un episodio risalente a quattro anni prima, verificatosi in un contesto particolare, comunque attenuato nelle sue conseguenze dal pronto risarcimento del danno da parte del ricorrente. Stante tale contesto, non è sostenibile che lo straniero sia proclive a delinquere; non solo, ma successivamente lo stesso ha intrapreso, riuscendovi, un percorso di inserimento sociale, tanto da non essere stato più protagonista di eventi penalmente rilevanti.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
per l'annullamento, previa sospensione,
del decreto n. 2916/2011 con il quale il Questore della Provincia di Milano ha revocato il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo n. P587014;
[...]
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Il ricorrente impugnava il provvedimento con cui gli era stato revocato il permesso per soggiornanti di lungo periodo per la pericolosità sociale desunta da una condanna subita per il reato di cui all’art. 609 bis c.p.
Nell’unico motivo di ricorso viene eccepita la carenza di motivazione circa la pericolosità sociale desunta apoditticamente dalla commissione di un reato pur grave per il quale però la pena inflitta era rimasta ben al di sotto del minimo edittale, senza tener conto del grado di inserimento sociale del ricorrente che era giunto in Italia da minorenne per ricongiungimento familiare e che disponeva di uno stabile lavoro e di un mutuo per l’acquisto della casi di abitazione.
[...]
Il ricorso è fondato.
La Questura di Milano ha dedotto la pericolosità sociale dalla gravità del fatto per cui il ricorrente ha subito una condanna.
Non va dimenticato che nel caso dei titolari di un permesso per soggiornanti di lungo periodo la pericolosità sociale non può essere presunta per la commissione di un certo tipo di reati ex art. 4,comma 3, D.lgs. 286\98 ma deve essere verificata in concreto.
La pericolosità sociale misura sostanzialmente il rischio di reiterazione da parte di un soggetto di attività delittuose; non è sufficiente la commissione di un singolo reato pur grave in sé per ritenere sussistente detta pericolosità.
Il quarto comma dell’art 9 D.lgs. 286\98 prevede che “Ai fini dell'adozione di un provvedimento di diniego di rilascio del permesso di soggiorno di cui al presente comma il questore tiene conto altresì della durata del soggiorno nel territorio nazionale e dell'inserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero.“ .
Nella motivazione del provvedimento non c’è traccia della valutazione degli elementi indicati dalla norma se non per dire che l’esistenza di tali fattori non ha impedito al ricorrente di commettere il reato.
Un’argomentazione del genere è un paralogismo perché secondo questa logica chiunque commette un reato pur avendo in presenza di una famiglia di origine e di un valido inserimento lavorativo risulta sempre pericoloso.
In realtà analizzando più da vicino il caso concreto emerge la commissione quattro anni fa di un grave reato maturato in circostanze particolari e rispetto al quale il ricorrente ha comunque attenuato le conseguenze provvedendo a risarcire il danno.
E sono proprio le circostanze in cui è stato commesso il reato a far desumere che lo stesso non è sintomatico di una particolare tendenza a delinquere, dovendosi anche considerare la giovane età del ricorrente divenuto appena maggiorenne all’epoca della realizzazione della condotta criminosa.
Successivamente non si sono verificati altri episodi allarmanti e il sogetto appare stabilmente inserito nel contesto sociale ove vive per cui è ragionevole ritenere che la condotta censurabile tenuta in occasione della commissione del reato sia stata una condotta occasionale non destinata a ripetersi.
Il provvedimento va pertanto annullato per consentire alla Questura di formulare un giudizio circa la pericolosità che tenga conto in concreto di tutti gli elementi della vicenda.
[...]
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia Sezione IV, definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla il provvedimento impugnato.
[...]
Così deciso in Milano nella camera di consiglio del giorno 20 settembre 2011 [...]
CONDIVIDI
Commenta questo documento
L'avvocato giusto fa la differenza
Filtra per
Altri 1566 articoli dell'avvocato
Michele Spadaro
-
Rinnovo permesso di soggiorno per lavoro subordinato, un rapporto di lavoro sopravvenuto permette di superare un potenzi...
Letto 59 volte dal 06/04/2022
-
Permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, contratto di locazione e certificazione comunale di idoneità...
Letto 44 volte dal 06/04/2022
-
Revoca carta di soggiorno illegittima sulla base di una mera condanna per spaccio. Occorre valutazione in concreto.
Letto 54 volte dal 04/04/2022
-
Diniego rilascio permesso soggiorno per lavoro domestico da Sanatoria 2009, illegittimo se l'emersione del rapporto è an...
Letto 54 volte dal 02/04/2022
-
Diniego rinnovo permesso soggiorno per lavoro autonomo, illegittimo per condanna risalente, senza valutazione comparatis...
Letto 46 volte dal 31/03/2022