Diniego del visto per lavoro subordinato
TAR Lazio, sentenza n. 5127/08
Avv. Antonella Pedone
di Guidonia Montecelio, RM
Letto 1672 volte dal 03/11/2010
Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso proposto da una cittadina straniera per l’annullamento del diniego mediante il quale il Consolato Generale d’Italia di Lagos in Nigeria respingeva l’istanza di visto di entrata nel territorio italiano per lavoro subordinato (TAR Lazio, sentenza n. 5127/08). Il motivo del diniego era il seguente: “non è stato possibile stabilire la sua identità al di là di ogni ragionevole dubbio e ha commesso il reato
Il TAR del Lazio ha accolto il ricorso proposto da una cittadina straniera per l’annullamento del diniego mediante il quale il Consolato Generale d’Italia di Lagos in Nigeria respingeva l’istanza di visto di entrata nel territorio italiano per lavoro subordinato (TAR Lazio, sentenza n. 5127/08).
Il motivo del diniego era il seguente: “non è stato possibile stabilire la sua identità al di là di ogni ragionevole dubbio e ha commesso il reato di spergiuro comunicandoci un falso indirizzo di residenza”.
La ricorrente eccepiva in particolare l'illegittimità del diniego per travisamento dei fatti, nonchè per carente e lacunosa istruttoria.
Nel corso del processo, l’Amministrazione non ha fornito - neanche a seguito della reiterata richiesta istruttoria del Giudice – documentati chiarimenti in ordine alle specifiche ragioni per le quali ha negato il visto.
E poichè sussiste il potere del Giudice di verificare la legittimità del diniego, l’Amministrazione non può esimersi dal fornire a quest’ultimo spiegazioni in merito alle ragioni che hanno condotto all’adozione del provvedimento.
Nella fattispecie tali spiegazioni non sono state fornite neanche a seguito della reiterazione dell’istruttoria condotta in sede giurisdizionale.
I Giudici hanno quindi desunto che: o tali ragioni non esistono (come afferma la ricorrente), o comunque non sono legittime, ed hanno pertanto annullato il diniego del visto.
CONDIVIDI
Commenta questo documento
L'avvocato giusto fa la differenza
Filtra per
Argomenti correlati
-
Rinnovo permesso se rapporto di lavoro ritenuto falso in base a dichiarazioni datore di lavoro, però non considerate nel...
Letto 0 volte
-
Il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo va valutato in base al requisito dell’assegno sociale
Letto 0 volte
-
La condanna per ricettazione e vendita di prodotti con segni falsi non denota pericolosità sociale, quindi il permesso v...
Letto 0 volte
-
Rinnovo permesso, diniego per insufficienza dei redditi: non può dipendere dal fatto che il datore di lavoro non paga i ...
Letto 0 volte
-
Diniego rinnovo permesso ingiusto, se subentra un nuovo contratto di lavoro
Letto 0 volte
Altri 546 articoli dell'avvocato
Antonella Pedone
-
Centri di identificazione ed espulsione: i termini della proroga
Letto 228 volte dal 22/09/2013
-
Condanna penale e rinnovo del permesso di soggiorno
Letto 466 volte dal 22/06/2013
-
Segnalazione nel SIS: obbligo di verificare la pericolosità dello straniero
Letto 403 volte dal 22/06/2013
-
Segnalazione nel S.I.S. e visto di ingresso: obbligo di motivazione
Letto 726 volte dal 23/08/2011
-
Violazione dell'ordine del Questore: non è più reato
Letto 2954 volte dal 27/05/2011