Apparecchiature di rilevazone della velocita’ e omologazione

Commentatore esperto

Corte di Cassazione, Sezione Civile Sentenza n. 29334 del 2008

Avv. Davide Binda di Roma, RM

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LA MASSIMA “La necessità di omologazione dell'apparecchiatura di rilevazione automatica, ai fini della validità del relativo accertamento, va riferita al singolo modello e non al singolo esemplare, come si desume, sul piano logico e letterale, dall'art. 345, secondo comma, del DPR 16 dicembre 1992, n. 495, così come modificato dall'art. 197 del DPR 16 settembre 1996, n. 610, secondo cui non ciascun esemplare ma “le singole apparecchiature” devono essere ap

LA MASSIMA “La necessità di omologazione dell'apparecchiatura di rilevazione automatica, ai fini della validità del relativo accertamento, va riferita al singolo modello e non al singolo esemplare, come si desume, sul piano logico e letterale, dall'art. 345, secondo comma, del DPR 16 dicembre 1992, n. 495, così come modificato dall'art. 197 del DPR 16 settembre 1996, n. 610, secondo cui non ciascun esemplare ma “le singole apparecchiature” devono essere approvate dal Ministero dei lavori pubblici (Cass. 5.7.06 n. 15324, 24.3.04 n. 5889)”. *** La Corte di Cassazione, occupandosi degli apparecchi di rilevazione automatica delle infrazioni (si pensi agli strumenti per la rilevazione della velocità e/o agli strumenti per l’accertamento del passaggio di semaforo indicante luce rossa), ha stabilito che la sanzione per essere legittima deve essere elevata tramite un apparecchio omologato anche solo nel modello e non singolarmente. In sostanza, contrariamente all’opinione di alcuni giudici di pace e di molti automobilisti, che in sede di ricorso non ritenevano sufficiente l’omologazione di un semplice modello dell’apparecchiatura al fine di permettere di ritenere omologati tutti gli apparecchi identici dello stesso tipo e dotati delle medesime caratteristiche, i giudici di Cassazione hanno evidenziato come risulti sufficiente l’omologazione di un singolo modello per ritenere omologati tutti gli apparecchi dello stesso tipo, non ravvisandosi la necessità dell’omologazione di ogni singolo pezzo. Si vedano anche D.P.R. 495/1992 e come modificato dal D.P.R. n. 610/1996.

LA DECISIONE La Corte di Cassazione ha sentenziato che non può ritenersi illegittima una sanzione elevata con apparecchio omologato nel modello e non nell’esemplare. Sulla scorta della sentenza sopra riportata non sarà possibile proporre ricorso avverso un verbale per l’elevazione della quale si è provveduto all’utilizzo di un apparecchio non specificatamente omologato, ma comunque omologato nel modello. Da sottolineare che buona parte della dottrina non risulta in accordo con tale sentenza, sostenendo che ai fini della legittimità della irrogazione della sanzione risulti necessaria l’omologazione del singolo esemplare che ha permesso di addivenire alla rilevazione dell'infrazione, consentendo di elevare la relativa sanzione.

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