Conformandosi ad un precedente orientamento, (sentenza n. 23562 del 2007) la S.C. ha statuito che la previsione di una statura minima identica per uomini e donne comporta in ogni caso e di per sé violazione dei parametri costituzionali; la legittimità di un decreto ministeriale da cui discende tale previsione può essere apprezzata dal giudice ordinario ai fini della disapplicazione; pertanto la ragionevolezza del limite dell’altezza fisica va valutata accertando quali siano le mansioni cui la lavoratrice poteva essere addetta e se veramente esse potevano considerarsi preclusive dell'impiego