La radiologa nel referto non aveva dichiarato la presenza di un tumore. La ASL aveva gia’ risarcito i parenti del paziente, nel frattempo deceduto, riconoscendo l’errore. Le difese ruotano intorno alla difficoltà della struttura, il computer che è guasto, i referti sbagliati in modo automatico ma la Corte le ritiene irrilevanti, vince il diritto alla salute del paziente, pena l'irresponsabilità.