Il vulnus lamentato dal soggetto non è la malformazione in sé, ma lo stato funzionale di infermità, la condizione evolutiva della vita handicappata. L’interesse giuridicamente protetto è quello di consentire al minore di alleviare, sul piano risarctorio, la propria condizione di vita destinata a una non del tutto libera estrinsecazione secondo gli auspici del Costituente. La Corte sembra voler affermare che il risarcimento dei danni che il minore diversamente abile può chiedere al medico che non abbia messo in condizione la madre di decidere in modo consapevole di interrompere la gravidanza, lo aiuterà ad alleviare una difficile condizione di vita in cui lo stesso minore si troverà.