Quando i fumi e gli odori sprigionati dalla cottura dei cibi di un bar molestano la famiglia che abita l’appartamento, nei pressi del quale passa il tubo di scarico della cucina, il gestore dell’esercizio è responsabile per il reato di “emissioni moleste”. Ciò anche se gli accertamenti sono stati eseguiti sotto la vigenza di un’altra gestione del bar, se la famiglia molestata non ha sollevato alcun reclamo nei confronti della nuova gestione, e se il provvedimento comunale che autorizza l’esercizio attesta che le immissioni non avrebbero potuto raggiungere livelli di intollerabilità.