Tempo trascorso in regime custodiale: per un soggetto incensurato comporta una revisione delle esigenze cautelari.
Tribunale dei Riesame di Catania - Provvedimento del 14 Marzo 2015
Avv. Gian Marco Gulizia
di Aci Castello, CT
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Il Tribunale, su appello proposto da questo difensore ex art.310 c.p.p., dispone la revoca della custodia cautelare in carcere - applicata nel Novembre del 2013 per diverse ipotesi di tentata rapina in contestazione - optando per una misura non coercitiva, sostenendo che il tempo trascorso in vinculis coniugato all'incensuratezza richieda una rivalutazione delle esigenze cautelari.
Il tempo trascorso in stato di detenzione, dal Novembre del 2013, coniugato all'incensuratezza dell'imputato, induce ad una rivisitazione della valutazione cautelare. Se è pur vero, infatti, che il tempo trascorso in regime detentivo in sè non è indicativo di ravvedimento è pur vero che è innegabile l'effetto dissuasivo della carcerazione per un soggetto incensurato. [...] Il tempo decorso oramai progressivamente crescente giustifica anzi nei confronti dell'odierno appellante l'opzione cautelare per una misura coercitiva. P.Q.M. in accoglimento dell'appello proposto dal difensore applica la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla p.g..
Tribunale di Catania - V Sezione Penale, 14.03.2015
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