Il delitto di " stalking" - recte, atti persecutori - di cui all’art. 612 bis c.p., ha natura di reato abituale. In tal modo la Suprema Corte ha disciplinato la competenza - la quale appartiene al giudice ordinario - quando il reato sia commesso da un individuo minorenne che ha procrastinato la propria condotta criminosa una volta raggiunta la maggiore età. Il Tribunale ordinario aveva rilevato che il fatto era stato commesso in prevalenza quando l’imputato era minorenne, quindi aveva dichiarato la propria incompetenza, trasmettendo gli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni. L’imputato veniva rinviato a giudizio davanti al Tribunale per i minorenni il quale, a sua volta, rimetteva gli atti alla Corte di Cassazione.