Le ragioni di un nuovo intervento normativo a così breve distanza dall’entrata in vigore del D.M. non risultano del tutto chiare, anche perché nulla viene precisato con riferimento alle modalità con cui è avvenuto (o sta avvenendo) il confronto con gli ordini professionali, e in base a quali dati o elementi sono emerse le richiamate criticità. Questa la motivazione generale del Consiglio di Stato sulla bocciatura dei nuovi parametri. Nel dettaglio, poi, l'intervento sulle singole parti di cui si componeva il decreto.