CASSAZIONE PENALE Cass. pen., Sez. I, 22 novembre 2012 - dep. 11 dicembre 2012 , n. 47894 ORDINE PUBBLICO (REATI) Integra il delitto di cui agli artt. 3, comma primo, L. n. 654 del 1975 e 13, L. n. 85 del 2006, la condotta del consigliere comunale che durante la seduta consiliare diffonda idee fondate sull'odio e sulla discriminazione razziale nei confronti di comunità rom e sinti, con frasi generalizzate, afferenti all'etnia, offensive non solo della dignità delle persone, ma altresì additive di inferiorità legate alla cultura e tradizioni di un popolo, tanto da auspicare il sequestro di Stato al fine di operare la sottrazione alle famiglie dei bambini, quale unico strumento attraverso il quale rompere la catena generazionale. Il ruolo ricoperto dal consigliere comunale, invero, non consente ad esso di spingersi oltre i confini del lecito, dovendo, al contrario, ad esso imporre una maggiore prudenza, proprio nell'esercizio di quella funzione pubblica che aggrava la sua condotta ex art. 61, n. 9, c.p.