Risulta provata , in capo alla banca resistente, la sussistenza di una condotta discriminatoria, atteso che il presidente della stessa, in un’occasione, cercava di dissuadere il ricorrente dalla sua candidatura alle imminenti elezioni comunali a cagione della sua razza e colore, apostrofandolo con frasi a sfondo razzista in modo dispregiativo. Tale condotta integra sicuramente delle molestie o, quantomeno, dei comportamenti indesiderati a sfondo razziale aventi lo scopo e, sicuramente, l’effetto di violare la dignità personale del ricorrente e delle altre persone di colore o, comunque, presenti in azienda, creando nel contempo un clima lavorativo umiliante e offensivo tenuto conto del loro diretto ed esplicito riferimento alla razza e al colore del ricorrente.