In tema di reato colposo la Corte rammenta la possibilità di addebitare un evento ad un individuo solo a seguito dell’accertamento della sussistenza del nesso causale tra la condotta dell’agente e l’evento, nonché la “causalità della colpa”, rispetto alla quale assumono rilievo la prevedibilità e l’evitabilità del fatto. La responsabilità per colpa non si estende a tutti gli eventi che derivati dalla violazione della norma, bensì è circoscritta ai risultati che la norma stessa mirava a impedire. La Cassazione conclude affermando che, al fine di addebitare penalmente l’infortunio in capo al datore di lavoro, occorre che l’incidente sia riconducibile, anche in presenza dell’imprudenza del lavoratore, alla mancanza o insufficienza di quelle cautele che, qualora adottate, avrebbero vanificato il rischio derivante dalla condotta imprudente e causalmente connessa alla verificazione del sinistro.