E’ discriminatoria la condotta dell’azienda che preveda il requisito della cittadinanza italiana o europea per lavorare nei servizi di trasporto pubblico
TRIB.MILANO ORDINANZA 20.07.2009
Avv. Lorenzo Cuomo
di Cava de' Tirreni, SA, Italia
Letto 1405 volte dal 09/08/2009
La pubblica offerta di lavoro, vincolata alla selezione dei soli soggetti in possesso della cittadinanza italiana o europea è discriminatoria per violazione dell’art. 43 dlgs 286/98 e deve essere rimossa. L’articolo in questione definisce “discriminazione “ ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, le convinzioni
La pubblica offerta di lavoro, vincolata alla selezione dei soli soggetti in possesso della cittadinanza italiana o europea è discriminatoria per violazione dell’art. 43 dlgs 286/98 e deve essere rimossa.
L’articolo in questione definisce “discriminazione “ ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l'effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio, in condizioni di parita', dei diritti umani e delle liberta' fondamentali in campo politico economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica. Ed è in ogni caso “un atto di discriminazione (lett.c) imporre condizioni piu' svantaggiose nell'accesso all'occupazione, all'alloggio, all'istruzione, alla formazione e ai servizi sociali e socio- assistenziali allo straniero regolarmente soggiornante in Italia soltanto in ragione della sua condizione di straniero o di appartenente ad una determinata razza, religione, etnia o nazionalita'”
Per il Tribunale, costituisce una lesione del bene della vita, rappresentato dal principio della pari opportunità, l’intenzione di un datore di assumere soggetti di una certa nazionalità. E l’interesse ad agire esiste anche nell’ipotesi di mancato invio della domanda di assunzione, poiché ha rilievo ai fini discriminatori anche la sola preclusione all’accesso.
Il tribunale ha rigettato la prospettazione difensiva volata a giustificare l’offerta pubblica di lavoro formulata in ossequio al rd.148/31( normativa speciale per gli autoferrotranviari, ancora in vigore) che richiede espressamente la cittadinanza italiana; il rigetto è stato correttamente motivato, a parere di chi scrive, con il riferimento al mutato assetto ordinamentale che consente, in un’ottica costituzionalmente orientata ( art. 3,10,117Cost), di ritenere implicitamente abrogata la predetta normativa.
I giudici milanesi confutano altresì un’altra prospettazione difensiva, secondo la quale la normativa tutela i lavoratori, intendendo coloro che hanno già in essere un rapporto contrattuale o di fatto.
Per la Corte, richiamando la copiosa giurisprudenza della Consulta, la nozione di lavoratore deve estendersi anche alla fase di accesso al lavoro (tra l’altro testualmente lo ammette anche il dlgs 286/).
Pur dunque potendosi ammettere un valore relativo della parità di accesso al lavoro, soprattutto nel p.i., tale valore deve intendersi confinato ai soli settori bei quali uno sbarramento all’accesso possa essere configurato per motivi di interesse nazionale e/o per l’esercizio di pubbliche funzioni.
CONDIVIDI
Commenta questo documento
L'avvocato giusto fa la differenza
Filtra per
Altri 99 articoli dell'avvocato
Lorenzo Cuomo
-
non è possibile per l'azienda dare disdetta del contratto collettivo per eccessiva onerosità sopravvenuta
Letto 3740 volte dal 04/05/2011
-
La prova dell'osservanza della percentuale dei lavoratori da assumere a termine rispetto ai dipendenti impiegati a tempo...
Letto 1529 volte dal 12/04/2011
-
Non fondate le questioni di legittimità degli artt. 1, comma 1, e 11 e dell'art. 2, comma 1-bis, del d.lgs. n. 368 del 2...
Letto 1031 volte dal 09/08/2009
-
La tutela antidiscriminatoria
Letto 4020 volte dal 25/05/2009
-
la prova del danno da demansionamento può essere data anche con presunzioni, con il carattere della contestualità e dell...
Letto 407 volte dal 14/01/2014