Dopo essere stato stato bocciato all'esame di maturità uno studente delle scuole medie superiori ricorre al Tar per ottenere l'annullamento della valutazione negativa della commissione esaminatrice; il Tribunale accoglie il ricorso ravvisando come, contrariamente alla legge che prevede che il colloquio finale dell’esame debba riguardare tutte le materie dell’ultimo anno, lo studente era stato interrogato solo su tre materie. Lo studente, quindi, instaura un nuovo giudizio, sempre avanti al Tar, per ottenere il risarcimento del danno conseguente all'atto amministrativo illecito. Anche in questo caso il Tar accoglie il ricorso condannando il Ministero al pagamento della somma di € 5.000, posta pari al costo per l'anno di studi che il ragazzo ha dovuto sostenere in conseguenza dell'indebita bocciatura.