L’analisi del Giudice ambrosiano appare lucida e condivisibile, fondata su solidi appigli normativi. Sul piano pratico e operativo, la soluzione prospettata nella sentenza in commento consente di superare uno dei principali problemi applicativi, sorti in conseguenza della richiamata sentenza della Corte Costituzionale. L’ammissibilità dell’intervento volontario dell’impresa del danneggiato nel giudizio intentato nei confronti dell’impresa del responsabile consentirà alle compagnie di assicurazione di gestire il contenzioso non alterando i loro rapporti, come delineati nella Convenzione CARD, senza alcun pregiudizio per l’attore/danneggiato, che anzi vedrà aumentata la propria garanzia attraverso il cumulo di due debitore, che autonomamente non potrebbe realizzare, stante l’alternatività – da intendersi in termini di esclusione reciproca – tra l’azione ex art. 149 del Codice e l’azione nei confronti del responsabile.