La richiesta di iscrizione anagrafica costituisce un diritto soggettivo del cittadino straniero e pertanto non può essere vincolata ad alcuna condizione al di fuori di quelle previste dalla legge
Tribunale di Brescia, Sezione Volontaria Giurisdizione, Ordinanza del 24 febbraio 2012
Avv. Michele Spadaro
di Milano, MI
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E’ discriminatorio il comportamento posto in essere dall’ente locale, consistente nell’aver adottato una ordinanza sindacale in cui prevede, ai fini dell’ottenimento dell’iscrizione anagrafica, da parte dei cittadini extracomunitari, requisiti ulteriori rispetto a quelli richiesti ai cittadini italiani, ossia la carta di soggiorno in corso di validità, il passaporto valido con regolare visto d’ingresso e l’idoneità dell’alloggio. La richiesta di iscrizione anagrafica costituisce un diritto soggettivo del cittadino e pertanto non può essere vincolata ad alcuna condizione al di fuori di quelle previste dalla legge.
SEZIONE VOLONTARIA GIURISDIZIONE
Il Giudice
[...]
sciogliendo la riserva assunta all'udienza del 22 febbraio 2012,
premesso che Fondazione Guido Piccini Per i Diritti dell'Uomo ONLUS impugna per discriminazione l'ordinanza sindaale del Comune di Verolanuova [...] avente ad oggetto "ordinanza per l'attuazione delle disposizioni legislative in materia di iscrizione nel registro della popolazione residente e disposizioni congiunte in materia igienico sanitaria e di pubblica sicurezza", assumendo che, ai fini dell'iscrizione anagrafica dei cittadini extracomunitari, l'ordinanza in parola contempli requisiti non previsti dalla legge e, segnatamente, la presentazione della seguente documentazione:
"carta di soggiorno in corso di validità, ovvero prova attestante la richiesta di rinnovo della stessa inoltrata alla questura di competenza territoriale, qualora già scaduta come da circolari esplicative del Ministro dell'Interno n. 42 del 17 novembre 2006, e n. 16 del 2 aprile 2007 e n. 43 del 2 agosto 2007;
analogamente a quanto previsto per i cittadini dell'Unione, il cittadino straniero deve comunque disporre di idonea sistemazione alloggiativa e di un reddito annuo proveniente da fonti lecite, non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale;
passaporto valido con regolare visto d'ingresso";
premesso che il Comune di Verolanuova, costituendosi in giudizio, dava atto dell'annullamento in autotutela dell'ordinanza impugnata, ritenendo, tuttavia, che il provvedimento in questione, emesso al solo scopo di esercitare un maggior controllo sulla sicurezza e sul rispetto della normativa igienico-sanitaria, fosse pienamente conforme alle prescrizioni di cui all'art. 3 comma 4 d. Lgs. n. 215/2003 secondo cui "non costituiscono, comunque, atti di discriminazione ai sensi dell'art. 2 quelle differenze di trattamento che, pur risultando indirettamente discriminatorie, siano giustificate oggettivamente da finalità legittime perseguite attraverso mezzi appropriati e necessari"
[...]
ritenuto, tuttavia, che la modifica spontanea del provvedimento da parte dell'amministrazione non determina il venir meno dell'interesse della ricorrente all'accertamento della natura discriminatoria dell'atto; accertamento, peraltro, necessario anche al fine di decidere su quale parte processuale vada posto il carico delle spese processuali, in base al noto principio della cd. soccombenza virtuale;
osservato che la richiesta di iscrizione anagrafica costituisce un diritto soggettivo del cittadino e pertanto non può essere vincolata ad alcuna condizione al di fuori di quelle previste dalla legge;
rilevato che nel provvedimento impugnato ai cittadini extracomunitari vengono richiesti requisiti ulteriori rispetto a quelli richiesti ai cittadini italiani [...] ossia la carta di soggiorno in corso di validità, il passaporto valido con regolare visto d'ingresso e l'idoneità dell'alloggio;
ritenuto, pertanto, il carattere discriminatorio dell'ordinanza impugnata nella parte in cui impone al cittadino extracomunitario la presentazione di documenti ulteriori rispetto a quelli richiesti ad un cittadino italiano, ai fini dell'ottenimento dell'iscrizione anagrafica nel Comune;
[...]
p.q.m.
accerta il carattere discriminatorio del provvedimento impugnato;
[...]
Brescia, 24 febbraio 2012.
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