E’ illegittimo il diniego opposto, all’istanza di rinnovo di permesso di soggiorno, nel senso che erroneamente l’Amministrazione avrebbe ritenuto il ricorrente partecipe di una frode commessa simulando consapevolmente l’esistenza di un rapporto di lavoro. In realtà il ricorrente, di tale frode, sarebbe una vittima, avendo in buona fede creduto di stipulare un contratto effettivo, e a riprova di ciò vi è la denuncia penale prodotta dal ricorrente medesimo nei confronti del presunto responsabile. Trattasi di atto presentato in tempi non sospetti, ovvero molto prima di ricevere il provvedimento di rigetto, e che comunque comporta una certa assunzione di responsabilità, dato che una denuncia infondata o pretestuosa può comportare anche una imputazione per calunnia.