In riforma della sentenza impugnata, deve essere riconosciuta alla reclamante lo status di rifugiata. I documenti prodotti costituiscono un valido riscontro di quanto narrato dalla stessa in ordine alle minacce e alle persecuzioni subite in patria a causa dell’attività politica svolta dal marito nel partito Jatiya, per effetto delle quali aveva dovuto abbandonare il proprio lavoro all’università e successivamente chiudere la propria attività commerciale. Deve ritenersi, pertanto, raggiunta la prova degli atti di persecuzione personale, ed anche della loro attualità risultando, da più recenti rapporti degli osservatori internazionali, che nel Bangladesh permangono arresti e detenzioni arbitrari, esecuzioni extragiudiziali, il tutto nel quadro di un generale clima di violenza a causa di scontri tra avverse fazioni politiche.