Era stata negata la regolarizzazione in quanto non risultavano versati i contributi previdenziali dal datore di lavoro,mentre ogni altro requisito per ottenere la regolarizzazione risultava integrato. Per un errore del consulente del lavoro dell’impresa presso cui aveva lavorato non era stata inviata telematicamente la posizione previdenziale,per cui l’errore era riconducibile al datore di lavoro.