Rinnovo permesso di soggiorno lavoro, anche i redditi da lavoro in nero sono utili per il requisito reddituale
Cons. Stato, Sez. III, sent. n. 336/16 del 28/01/2016
Avv. Michele Spadaro
di Milano, MI
Letto 171 volte dal 24/05/2018
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro (vedi Cass. Lav. n.22559/2010) già da qualche anno ha affermato che anche il reddito percepito in nero è un reddito lecito, in quanto la causa del contratto di lavoro e la prestazione restano lecite anche se il datore di lavoro evade l’obbligo di versare i contributi previdenziali a favore del lavoratore dipendente.
La Questura, una volta scoperto l’omesso versamento dei contributi previdenziali da parte del datore di lavoro, non avrebbe dovuto ritenere che la verifica negativa della banca dati dell’INPS fosse idonea, sotto il profilo probatorio, ad escludere con presunzione assoluta la effettiva sussistenza del rapporto di lavoro indicato dall’immigrato come fonte lecita di un reddito, ma avrebbe dovuto, invece, effettuare una accurata valutazione dei vari documenti esibiti dall’interessato, chiedendone, ove necessario, l’integrazione.
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