E’ illegittimo il provvedimento prefettizio recante rigetto del ricorso gerarchico proposto avverso il decreto del Questore, mediante il quale era stata respinta l’istanza di rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Nel caso di specie, il Questore ha negato il rilascio della carta di soggiorno sulla base dell’esistenza, a carico dello straniero, di una condanna per i reati di ricettazione e violazione delle norme sul diritto d’autore, ritenendo (illegittimamente) il provvedimento stesso atto vincolato, a fronte di siffatta condanna, considerata ex se ostativa. Nello stesso errore è incorsa la Prefettura in sede di decisione del ricorso gerarchico proposto avverso il predetto diniego, rigettando tale ricorso con il provvedimento gravato, nel quale si menziona espressamente la (pretesa) natura vincolata del diniego adottato dal Questore. La Pubblica Amministrazione ha, dunque, basato le proprie determinazioni, in via esclusiva, sull’esistenza della condanna in discorso, senza operare nessuna valutazione della durata del soggiorno dell’odierno ricorrente sul territorio nazionale, né del suo inserimento sociale e lavorativo, come dimostra anche il fatto che nel corpo del provvedimento prefettizio impugnato si riporta il testo dell’art. 9, comma 4, del D.Lgs. n. 286/1998, anteriore alle modifiche apportate dal D.Lgs. n. 3/2007.