La circostanza di aver presentato documentazione relativa ad un presunto falso datore di lavoro non è di per sé ostativa alla concessione di un rinnovo, quando poi sia seguita, come avvenuto nel caso di specie, la sottoscrizione di un nuovo contratto di soggiorno che attesti l’esistenza di una regolare attività lavorativa (T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. IV 1.1.2011 n. 3006).