La sanatoria delle liti pendenti, anche se si estende anche alle controversie in materia di IVA, non è in contrasto con le norme comunitarie neppure a seguito della bocciatura dei condoni da parte della Corte di Giustizia. La sentenza ribadisce un principio che risulta di stretta attualità dopo il varo delle norme che consentono la definizione delle liti fino a 20.000€, disposte dalla manovra economica 2011 e che a qesto punto partono con una specie di assoluzione anticipata. Secondo quanto stabilito dai Giudici, la definizione delle controversie non comporta una rinuncia dell'amministrazione finanziaria all'accertamento dell'imposta, ma semplifica il contenzioso in atto e garantisce la riscossione del credito tributario.