Deve essere dimostrato il danno per lo sviluppo del minore affidato ad un nucleo familiare omosessuale. Un minore viene affidato ad una famiglia composta da due donne legate da una relazione omosessuale. Il padre, di origine musulmana, agisce in giudizio ritenendo che tale nucleo familiare non sia idoneo, sotto il profilo educativo, a garantire l’equilibrato sviluppo del bambino, in relazione ai diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Secondo i giudici di legittimità, alla base della doglianza del ricorrente non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza, bensì il mero pregiudizio che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale. In tal modo si dà per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità di quel contesto familiare per il bambino.