Il Tribunale di Varese è fermamente deciso ad attribuire un ruolo chiave nella risoluzione dei conflitti familiari, al minore conteso. Con un precedente provvedimento, il Decreto 24 gennaio 2013, i giudici avevano precisato che l’ascolto del minore non è solo un dovere del giudice ma un diritto del figlio. Tutto questo, in base alla nuova legge di riforma della filiazione (art. 315 bis c.c.) e in base alla normativa sovranazionale, la Convenzione di Strasburgo del 25 gennaio 1996 sull'Esercizio dei diritti da parte dei minori, ratificata e resa esecutiva in Italia con la Legge n. 77/2003, che impone un'ampia partecipazione del minore nei procedimenti familiari che lo vedono coinvolto. Con l’ordinanza del 12 febbraio 2013, il Tribunale ribadisce la necessità di rendere partecipe il minore delle scelte che si assumono nel suo interesse. (da altalex)