il Tribunale di Milano, contro alcune sentenze recenti di diversa linea, sancisce la non trascrivibilità nei registri dello Stato civile Italiano di un matrimonio omosessuale celebrato all'estero. In sostanza, l'argomentazione conclusiva è quella più chiara e decisiva: "alla luce della normativa primaria vigente il matrimonio continua ad avere quale presupposto la diversità di genere dei nubendi, essendo compito del Parlamento intervenire per individuare e garantire le forme di tutela delle unioni tra persone dello stesso sesso