Con la sentenza 12 settembre 2011, n. 9965 il Tribunale di Milano riconosce il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, concretatosi in un evento mortale, anche al convivente more uxorio di ugual sesso. La decisone, tuttavia, non va letta nel quadro di un generale riconoscimento ed equiparazione della convivenza omosessuale alla famiglia, legale o di fatto, ma di una situazione di sofferenza derivante dalla privazione della persona con cui si condivideva la vita e la comunanza di intenti e progetti in una stabile relazione sentimentale e di coabitazione.