Quando lo stato d’incapacità del testatore risulta permanente, incombe a colui che faccia valere il testamento dimostrare che la redazione è avvenuta in un intervallo di lucidità. In sostanza, qualora il testatore fosse incapace in momenti antecedenti o successivi alla redazione del testamento, non è escluso che il testamento possa essere considerato valido in quanto redatto in un lucido intervallo. In questo caso, però, spetta a chi vuole avvalersi del testamento dimostrare che esso fu redatto in un momento di lucido intervallo.