Una coppia di sposi di circa 70 anni decide di separarsi. La moglie dopo 50 anni di matrimonio decide di metterci un punto, stanca di accontentarsi di un rapporto di costante infelicità. Il Tribunale prima e la Corte d'Appello poi, dichiarano quindi la separazione personale dei coniugi, senza addebito, sulla base del presupposto che l'abbandono in età avanzata "in cui semmai e’ più naturale il bisogno di vicinanza e di solidarietà morale e materiale" - non potesse essere motivo di colpa, lasciando così insoddisfatta la richiesta del marito abbandonato. Marito tenta il ricorso in Cassazione, anch'esso rivelatosi poi inutile; secondo i giudici della Suprema Corte, "se si verifica la disaffezione al matrimonio, anche rispetto ad un solo coniuge, deve ritenersi che questi abbia diritto di chiedere la separazione: la domanda non costituisce ragione di addebito". Tanto più che, insistono i giudici, "nessuno può essere obbligato a mantenere una convivenza non più gradita, il disimpegnarsi dalla quale costituisce un diritto costituzionalmente garantito e non può di per se' essere fonte di riprovazione giuridica e quindi causa di addebito". E questo vale anche dopo 50 anni di matrimonio!