La ex moglie che chiede il riconoscimento dell’assegno di mantenimento non può imporre al giudice di far effettuare indagini fiscali sull’ex marito se il magistrato ritiene sufficiente la documentazione acquisita. Lo ha chiarito la prima sezione civile della Cassazione che ha respinto il ricorso di una signora nei confronti dell’ex marito. La donna, che in sede di separazione personale dal coniuge aveva rinunciato all’assegno, ha chiesto in seguito il riconoscimento dell’emolumento sulla base, a suo dire, delle mutate condizioni economiche del marito. A questo proposito ha quindi sollecitato il giudice a svolgere indagini fiscali ad hoc nei confronti dell’ex consorte. La Corte d’appello prima e la Cassazione poi hanno però stabilito che i giudici non sono mai tenuti a disporre ulteriori indagini di polizia tributaria relativamente alla situazione patrimoniale di uno dei due coniugi quando i redditi dell’interessato risultano “ampiamente dalla documentazione fiscale acquisita agli atti”.