La Corte di Cassazione ha condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione un marito e padre - padrone per 30 anni di continue vessazioni nei confornti della moglie, che hanno causato lesioni fisiche e sofferenze psichiche. Non costituisce casua di giustificazione la circostanza che l'uomo abbia agito in base alla "subcultura" secondo cui le liti e le decisioni in famiglia vanno gestite in quel modo. Gli Ermellini hanno giudicato non rilevabile ai fini dell'elemento soggettivo del reato la esimente invocata dalla difesa dell'imputato.