Il padre, durante il giudizio di separazione, parla male della madre: perde l'affidamento dei figli. Ecco la sentenza scaricabile.
Cassazione, sentenza 5847/2013
Avv. Antonino Sugamele
di Trapani, TP
Letto 949 volte dal 10/03/2013
Non si può parlare male della madre. Parlar male della madre ai figli può costare un provvedimento sfavorevole nella sentenza di separazione. E' successo a un padre di Catania che dopo aver avuto l’affidamento dei bambini, l’assegnazione della casa coniugale e il pagamento dell’assegno da parte della ex, ha perso la causa su tutti fronti, ed ora deve anche pagare il mantenimento, alla ex, a seguito della decisione della Corte di appello, confermata in Cassazione, sentenza 5847/2013, che sulla base della relazione del servizio psichiatria della Asl locale ha ribaltato le disposizione statuite dal giudice di primo grado. La relazione medica, infatti, diagnosticava “una sindrome da alienazione parentale dei figli ed evidenziava il danno irreparabile da essi subito per la privazione del rapporto con la madre”. Non solo, a deporre contro il padre è stata anche “la reiterata condotta ostruzionistica al fine di ostacolare in ogni modo gli incontri dei figli con la madre” e ancora “un giudizio negativo circa la attitudini genitoriali”.
Parlar male della madre ai figli può costare un provvedimento sfavorevole nella sentenza di separazione. E' successo a un padre di Catania che dopo aver avuto l’affidamento dei bambini, l’assegnazione della casa coniugale e il pagamento dell’assegno da parte della ex, ha perso la causa su tutti fronti, ed ora deve anche pagare il mantenimento, alla ex, a seguito della decisione della Corte di appello, confermata in Cassazione, sentenza 5847/2013, che sulla base della relazione del servizio psichiatria della Asl locale ha ribaltato le disposizione statuite dal giudice di primo grado.
La relazione medica, infatti, diagnosticava “una sindrome da alienazione parentale dei figli ed evidenziava il danno irreparabile da essi subito per la privazione del rapporto con la madre”. Non solo, a deporre contro il padre è stata anche “la reiterata condotta ostruzionistica al fine di ostacolare in ogni modo gli incontri dei figli con la madre” e ancora “un giudizio negativo circa la attitudini genitoriali”.
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