Con l’ordinanza 2 dicembre 2010, n. 24526 la Corte di Cassazione è intervenuta per regolare una questione concernente l’opposizione alla pronuncia di affidamento esclusivo, disposta dalla Corte d’Appello di Brescia. Il caso oggetto della presente decisione, riguardava un padre bresciano che aveva proposto ricorso avverso la sentenza di affidamento monogenitoriale della figlia, in favore della ex convivente rumena. Il principio affermato dalla Corte Suprema è che l'oggettiva distanza esistente tra i luoghi di residenza dei genitori non preclude la possibilità di un affidamento condiviso del minore ad entrambi i genitori, potendo tale distanza incidere soltanto sulla disciplina dei tempi e delle modalità della presenza del minore presso ciascun genitore.