Il TAR Campania, con la sentenza in commento, ha annullato il provvedimento emesso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avente ad oggetto la sospensione a tempo indeterminato della patente di guida del ricorrente. Infatti l’uomo si era reso responsabile di una pluralità di violazioni al Codice della Strada con conseguente decurtazione dei punti sulla patente di guida. Il tutto in assenza delle contestazioni alle violazioni commesse, nonché delle successive comunicazioni di perdita di punti da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il TAR avalla le censure mosse dal ricorrente, ritenendo illegittimo il comportamento tenuto dall’Amministrazione resistente non soltanto nella misura in cui ha violato l’art. 126-bis, commi 2, 3 e 6 del C.d.S. in combinato disposto con l’art. 6, comma 1, del D.M. 29 luglio 2003, ma anche la ratio sottesa al procedimento della patente a punti. In tal modo il ricorrente si è visto preclusa la possibilità di partecipare al corso per il recupero dei punti nella finalità di evitare la revisione della patente.