Il Tribunale di Brescia, Sezione Prima Civile, con la sentenza 4 marzo 2013 riprende una tematica molto delicata, che da tempo viene affrontata nelle aule giudiziarie, anche se con maggiore frequenza avuto riferimento all’uso illegittimo della posta elettronica (spamming) più che all’uso del fax, come nel caso di specie. In entrambi i casi, comunque, ci troviamo di fronte a dei sistemi automatizzati che rientrano nell’ambito di applicazione dell’art. 130 del Codice per la protezione dei dati personali.