Nel caso in esame i testimoni oculari hanno riferito che la minore scivolava nello “scendere la rampa” talchè sembrerebbe che sia scivolata sulla rampa e non invece sia caduta perché l’asfalto presentava sconnessioni, e quindi in tale ultimo caso, evidentemente poteva cadere solo “dopo” aver disceso la rampa e non “nello scendere la rampa”. Ad ogni modo l’irregolarità del manto stradale non assumeva le caratteristiche dell’imprevedibilità e invisibilità (Cass. n. 11592/10, Cass. n. 15884/10) proprie dell’insidia stradale, essendo l’anomalia chiaramente visibile ed evitabile mediante l’uso dell’ordinaria diligenza, tenuto conto delle concrete situazioni di visibilità.