In tema di risarcimento del danno non patrimoniale, accanto al danno biologico è necessario risarcire in maniera adeguata anche i pregiudizi ulteriori. E' quanto emerge dalla sentenza 16 novembre 2011, n. 24016 della Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione. Il caso. Un giovane perde la vita dopo essere stato investito da un autobus. Mentre il giudice di prime cure liquida ai genitori ed al fratello della vittima sia il danno biologico che quello morale, la Corte d'Appello ridetermina la somma da risarcire ai familiari ritenendo eccessiva la liquidazione a titolo di danno non patrimoniale, comprensivo del danno biologico. La soluzione. Secondo il giudice nomofilattico, all'atto della liquidazione del danno non patrimoniale è necessario che il giudice proceda ad un'adeguata personalizzazione del danno biologico, al fine di evitare che il risarcimento sia immotivatamente contenuto in valori effettivamente irrisori, del tutto inusuali e non tali da garantire l'integralità del ristoro. Nella specie, i giudici di secondo grado hanno omesso di effettuare tale personalizzazione