IImportante conferma di un recente orientamento garantista della Suprema Corte che, superando un remoto indirizzo (Cass. Civ. Sez. III n. 1681/1993), con riferimento ai soli diritti inviolabili, conferisce agli stranieri i medesimi diritti dei cittadini italiani, senza alcuna restrizione riveniente dalla condizione di reciprocità contemplata nell’art. 16 delle disposizioni sulla legge in general