A causa di un errore medico, a un uomo non viene diagnosticata in tempo la sindrome della "cauda equina" - una lesione del midollo spinale causata da un ernia -, per curare la quale è necessario un intervento chirurgico. L'uomo, un autista in pensione, si era rivolto all'ASL perchè accusava forti dolori alla schiena; tuttavia, inizialmente viene curato con antidolorifici. Soltanto in seguito, dopo esami più approfonditi, viene individuato il reale problema. A causa del ritardo nella diagnosi, l'uomo rimane sulla sedia a rotelle e subisce anche la compromissione dell'apparato genitale, danno permanente che compromette la vita sessuale. Pertanto, insieme alla moglie propone azione di risarcimento danni - per errore nella diagnosi e per il danno alla vita sessuale - presso il Tribunale di Tolmezzo. Il Tribunale ha accolto le domande e condannato l'Azienda Sanitaria "Alto Friuli" al risarcimento danni nei confronti del marito per la somma di 300.000 Euro - a causa dell'errore nella diagnosi - e nei confronti della moglie - a causa del danno alla vita sessuale - per la somma di 30.000 Euro. Roma, 2 ottobre 2011 Avv. Daniela Conte RIPRODUZIONE RISERVATA