Il danno da rovesciamento forzato dell'agenda consiste in un pregiudizio, di natura non patrimoniale, che trova il proprio fondamento nel totale sconvolgimento, subito dalla madre, in ordine all’organizzazione della propria vita, in relazione alle gravi condizioni di salute della figlia provocate dalla negliegenza nel proprio operato della struttura sanitaria in cui la madre aveva partorito. In sostanza, dall’inadempimento della prestazione contrattuale relativa agli obblighi di protezione nei confronti della figlia, scaturisce altresì la lesione di un interesse giuridicamente rilevante, quale è quello della madre che si trova in una condizione di vita connotata da un disagio psicologico perenne, ancorché lo stesso non abbia dato luogo ad una vera e propria malattia psichica.