La disciplina dettata in materia di aiuti comunitari, quale che sia l'attività interessata, conferisce all'ente pubblico incaricato dallo Stato potere di controllo e vigilanza sui dati forniti dagli agricoltori ed è legittima l'iniziativa di ridurre l'importo richiesto ove i dati offerti dall'interessato risultino in toto o in parte non veritieri. E' onere di chi predispone la domanda per il conseguimento di aiuti comunitari verificare la correttezza dei dati anche catastali sicchè l'eventuale difformità indica quanto meno negligenza (cfr, ex plurimis, Cass. I sez. n. 2042/2006, n. 982/2006).