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Testo di partenza è la normativa della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che disciplina questa materia con norme comuni per tutta l’Italia. Il principio fondamentale, cui si ispirano le norme, è il seguente: la dichiarazione di nullità del matrimonio è un aiuto pastorale per la vita cristiana dei fedeli. Pertanto, il contributo economico richiesto per le spese processuali e per l’assistenza da parte di un patrono (“avvocato”) non deve allontanare i fedeli, che abbiano fondati motivi per avvalersene, da tale strumento, riguardante la loro coscienza e vita cristiana.
Avv. Maria Candida Lubrano Di Ricco
di Firenze, FI
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L'avvocato giusto fa la differenza
Avv. Alessandro Toffaletti
Studio Legale Di Diritto Civile E Canonico - Verona, VR
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