Tra le novità principali ricordiamo: Assicurazione auto: sconti a chi fa installare gratuitamente la cosiddetta scatola nera sulla propria auto e a chi accetta di sottoporre il veicolo a ispezione preventiva; introduzione dell'attestato di rischio telematico; obbligo dell'assicuratore di sottoporre al cliente i preventivi di almeno altre 3 compagnie concorrenti; Banche: obbligo per gli istituti bancari di garantire la gratuità delle spese di apertura e gestione dei conti di pagamento di base destinati all’accredito e al prelievo della pensione del titolare per chi percepisce trattamenti fino a 1500 euro mensili; Benzinai: sparisce l'esclusiva della fornitura per gli impianti con marchio della compagnia e viene data la possibilità di vendere prodotti non petroliferi; Class Action: potrà essere presentata anche per tutelare interessi collettivi e non più solo diritti; Edicole: possibilità di vendere qualsiasi prodotto; Edilizia: semplificazioni per il social housing (edilizia abitativa); Energia: separazione della rete di distribuzione del gas dall’impresa incumbent; IMU sulla Chiesa (sono esclusi ostelli e scuole); Farmacie: una ogni 2.882 abitanti; Notai: incremento del numero fino a 1.000 entro il 2015; Nucleare: velocizzazione delle procedure di smantellamento dei vecchi siti; Opere Pubbliche: possibilità per gli enti locali di emettere obbligazioni per finanziarne la realizzazione; Professioni: eliminazione delle tariffe professionali e obbligo, su richiesta del cliente, di pattuire un compenso (anche non scritto) per l'incarico; obbligo di assicurazione professionale; Società tra Professionisti: segreto professionale tra soci, obbligo di maggioranza dei soci professionisti nelle decisioni e di assicurazione professionale per responsabilità civile; Srl semplificata: gli under 35 potranno aprire una società a responsabilità limitata con atto notarile gratuito ed un capitale di massimo 10mila euro; Taxi: saranno Comuni e Regioni a stabilire, quando necessario, l'aumento del numero delle licenze; Tribunali per le imprese: ogni regione ne avrà uno con le eccezioni di Lombardia (2), Sicilia (2) e Valle D'Aosta (nessuno, farà capo a quello di Torino).