Succede spesso che con un incarico di recupero crediti l’imprenditore italiano invia una documentazione più o meno incompleta dalla quale non si capisce con chi è stato concluso un contratto ed a chi è stata consegnata la merce.

Conseguentemente difficile può risultare lo sforzo di recuperare il credito.


Molti errori e problemi nascono dalla mancata conoscenza delle forme giuridiche che possono avere le imprese in Germania e d’altra parte un acquirente tedesco può addirittura vedersi  tentato a sfruttare questa ignoranza del suo fornitore.
 

Per illustrare meglio il problema di cui fonte spesso è pura negligenza, ecco alcuni esempi:
 

1.    La Gesellschaft mit beschränkter Haftung, GmbH, è simile alla s.r.l. italiana. Socio e titolare della „Paul Huber GmbH“ può essere, infatti, il signor Paul Huber che contemporaneamente ha sempre una ditta individuale “Paul Huber” di cui è titolare.

Sia per un foglio d’ordine non precisamente compilato che per informazioni sbagliate, soprattutto in assenza di un contratto timbrato e firmato, il fornitore italiano consegna e fattura al nominativo sbagliato: In caso di mancato pagamento pur avendo avviato l’azione legale, il convenuto Paul Huber si può difendere dicendo che l’ordine era della Paul Huber GmbH, mentre questa società citata in causa declina ogni responsabilità con l’argomento che l’ordine era di Paul Huber.
 

2.    Da molti anni in Germania si usa la forma giuridica della “Paul Huber GmbH & Co. KG”. La KG è una Kommanditgesellschaft e corrisponde alla s.a.s. italiana. In questa società si trovano i soci accomandanti con il rischio di perdere non più del proprio capitale versato.

Il socio accomandatario invece, con responsabilità personale e illimitata, non è una persona fisica ma piuttosto la ”Paul Huber GmbH” che a sua volta limita la responsabilità al capitale o meglio ai soldi rimasti in azienda o sul conto corrente.

Anche in questo contesto è importante controllare se un ordine viene conferito dalla GmbH & Co. KG oppure dalla GmbH.
 

3.    Un biglietto da visita oppure un ordine su carta intestata individualizzano l’acquirente come un nome di fantasia eventualmente con una certa descrizione dell’attività. In questo caso può restare perfettamente al buio la persona impegnata nei confronti del fornitore e la quale in caso di controversia o mancato pagamento dovrebbe essere citata in causa.
 

Esempi:

-      “Lust auf Mode” – “Gioia di Moda”: Dietro questo nome di fantasia può stare qualsiasi persona anche nullatenente o fallita.

-      “Paul Huber”: Una ditta individuale che si chiama così non ha necessariamente la persona del sig. Paul Huber come titolare. Il vero titolare può essere un’altra persona, ricca o povera.

-      “Vereinigte Werkstätten” – “Bothege Riunite”: Una tale descrizione dell’attività può essere scelta da più persone o imprese con conseguente difficoltà di individuare il contraente/debitore.
 

Dal dilemma di non conoscere con esattezza il contraente e debitore della controprestazione si esce unicamente con una mirata ricerca e non è sbagliato richiedere la consulenza di un esperto in grado di interpretare le informazioni assunte.
 

Comunque si consiglia di richiedere sempre l’invio della carta intestata, sulla quale, per legge, dovrebbe trovarsi nome e cognome del titolare (Inhaber) e nome e cognome di tutti gli amministratori in caso di una GmbH.

Delle società iscritte si trovano alcuni dati nel sito: www.unternehmensregister.de

 

Avvocato T.O. Schillik

Avvocato a Monaco di Baviera

Avvocato stabilito a Bologna e Milano

www.schillik.de