DISTACCHI DI LAVORATORI E CARTA BTP

LAVORATORI DISTACCATI E CARTA BTP ? LE PESENTI SANZIONI !

La Francia ha ricevuto nel 2017 oltre 516.000 di lavoratori distaccati (escluso il settore del trasporto).
La Francia è sempre attenta alla lotta contro la concorrenza sleale e in particolare contro il lavoro occulto . Conviene ricordare che una della promesse del futuro presidente MACRON è stata di cambiare le regole al livello europeo in materia di distacco.
Lasciamo il lettore apprezzare se il cambiato è avvenuto o meno.
Per limitare il distacco le regole francesi di volta hanno moltiplicato le formalità amministrativi e le sanzioni.
A tale scopo è stato previsto l’obbligo di avere una carta d'identità professionale chiamata BTP (Batiment et travaux publics) nel settore edile (bâtiment) e opere pubbliche (travaux publics).
Difatti ogni lavoratore distaccato deve avere tale carta BTP, in cantiere, e essere in grado nel caso di controllo di presentarla a prima domanda.
È la "legge Macron" n. 2015-990 del 6 agosto 2015 “per la crescita, l'attività e le pari opportunità economiche” che ha istituito questo obbligo.
CHE COS'È UNA LVORO EDILE ?
Si tratterebbe solo di cantieri di costruzione di un immobile o un palazzo, una villa, un officina ?
Dobbiamo includere tutte le prestazioni di servizi che riguardano direttamente e indirettamente il settore edilizia per es. : ufficio di ingegneria, architetto, capo cantiere, coordinatore di lavori, ecc… ?
Conviene ricordare la definizione fiscale di prestazioni di servizi nel settore edile : questa definizione è molto larga e include qualsiasi prestazioni legate indirettamente o direttamente all’edilizia.
La questione ancora in sospeso : la definizione fiscale potrebbe influire ma non automaticamente nella materia dei lavoratori distaccati.
COME POSSO OTTENERE LA CARTA BTP ?
Conviene precisare che la carta BTP deve essere richiesta in un modo interamente telematico e obbligatoriamente :
dopo la compilazione della dichiarazione di distacco sul sito sipsi.travail.gouv.fr
prima di inviare il lavoratore distaccato nel paese del distacoTale carta d'identità professionale deve essere procurata a qualsiasi lavoratore che esegue uno o più lavori riguardante l’edilizia o i lavori pubblici
Sulla carta  :
1° Identità del lavoratore distaccato: nome, nome, nome, cognome, sesso;
2° La data di ottenimento della carta e il numero di gestione ;
3° Un password che consente l'accesso ai dati relativi ;
4° Le informazioni per contattare l'unione delle Casse .
5° La foto del lavoratore distaccato.
La maggioranza delle aziende italiane e straniere si avvalgono dell’aiuto del loro rappresentante francese per gestire questa procedura di domanda della Carta BTP.
QUANTO TEMPO È VALIDITÀ LA CARTA BTP ?
La carta è valida solo per la durata del distacco.
Per ogni nuovo distacco una nuova carta BTP è necessaria.
Nell’attesa di ricevere la Carta è possibile richiedere un certificato provvisoria di identificazione che giustifici il deposito della richiesta di Carta.
SE NON RICHIEDO LA CARTA CI SONO DELLE SANZIONI ?
L-a sanzione interessa sia l’azienda distaccante che l’azienda utilizzatrice.
Multa di 2.000 € per lavoratori distaccato
Nel caso di recidiva 4.000 €
Tuttavia viene previsto un massimo di 500.000 €

I TESTI
Decreto n° 2016-175 del 22 febbraio 2016 "relatif à la carte d'identification professionnelle des salariés du bâtiment et des travaux publics".
Titolo IX
"CARTA D'IDENTITÀ PROFESSIONALE PER I DIPENDENTI DELL'EDILIZIA E DEI LAVORI PUBBLICI
Art. R. 8291-1.2. Le disposizioni del presente titolo si applicano ai datori di lavoro stabiliti in Francia i cui dipendenti eseguono, dirigono o organizzano, anche occasionalmente, a titolo accessorio o secondario, lavori di scavo, movimento terra, risanamento, costruzione, montaggio e smantellamento di elementi prefabbricati nei settori dell'edilizia e dei lavori pubblici, finiture o attrezzature interne o esterne, riabilitazione o ristrutturazione, demolizione o trasformazione, pulizia, manutenzione o manutenzione delle strutture, riparazione o revisione, nonché verniciatura e pulizia relative a queste opere e a tutte le operazioni ad esse direttamente connesse.
"Si applicano alle agenzie di lavoro interinale stabilite in Francia che impiegano dipendenti per svolgere una o più delle attività di cui al primo comma e le operazioni ad esse direttamente collegate.
"Si applicano ai datori di lavoro che non sono stabiliti sul territorio francese e che distaccano lavoratori dipendenti per svolgere una o più delle attività di cui al primo comma e le operazioni accessorie ad esse direttamente connesse nell'ambito della prestazione di servizi internazionali secondo le procedure definite agli articoli L. 1262-1 e L. 1262-2, nonché alle imprese utilizzatrici che utilizzano lavoratori distaccati temporanei.
"Non si applicano ai datori di lavoro i cui dipendenti lavorano nelle seguenti professioni, anche quando lavorano in un cantiere o cantiere: architetti, diagnostici immobiliari, geometri, coordinatori per la sicurezza e la tutela della salute, autisti e addetti alle consegne.
 
ARTICOLO L 8291-2 DEL CODICE DEL LAVORO : SANZIONI.
In caso di inosservanza dell'obbligo di comunicazione di cui all'articolo L. 8291-1, il datore di lavoro o, se del caso, l'impresa utilizzatrice è passibile di un'ammenda amministrativa.
In caso contrario, l'autorità amministrativa competente infligge un'ammenda amministrativa, che viene inflitta dall'autorità amministrativa competente sulla relazione motivata di un funzionario per il controllo del lavoro di cui all'articolo L. 8112-1 o di un funzionario di cui all'articolo L. 8271-1-2, punto 3.
L'importo massimo dell'ammenda è di € 2.000 per dipendente e di € 4.000 in caso di recidiva entro un anno dalla data di notifica della prima ammenda. L'importo totale dell'ammenda non può superare i 500.000 euro.
Nel fissare l'importo dell'ammenda, l'autorità amministrativa tiene conto delle circostanze e della gravità dell'infrazione, del comportamento dell'autore del reato e delle risorse e dei relativi oneri.
Il termine di prescrizione dell'azione dell'amministrazione per sanzionare l'infrazione con un'ammenda amministrativa è di due anni a decorrere dal giorno in cui l'infrazione è stata commessa.
Il datore di lavoro o l'impresa utilizzatrice può contestare la decisione dell'amministrazione dinanzi al tribunale amministrativo, escludendo qualsiasi ricorso gerarchico.
L'ammenda è recuperata come crediti dello Stato estranei all'imposta e ai beni immobili.