A Cura di Paolo Pozzan - Avvoctao in Portogallo  (Porto - Lisbona - Algarve)Può succedere, in alcune situazioni, che lo statuto come Residente non Abituale non sia concesso da parte dell’Agenzia entrate Portoghese. Questo succede quando la domanda non è istruita correttamente e non obbedendo a tutti i requisiti richiesti per la concessione dello Statuto RNH (Residente não Habitual).
Una delle ragioni più usuali, ma l’unica, è la possibile l’incoerenza tra la data di fissazione residenza nel territorio portoghese e la data di richiesta di concessione, come succede, per esempio, quando si fissa la residenza in un anno ma si richiede la concessione a partire dall’anno seguente, indicando quell’anno come il primo anno. In questo caso si verifica una incoerenza tra l’anno di entrata (esempio 2016) e l’anno di richiesta concessione (esempio 2017) per cui risulta automaticamente non adempiuto il criterio della non residenza nei 5 anni anteriori all’anno di concessione, e conseguentemente occorre un rifiuto nell’ottenimento dello statuto.
Una situazione di rifiuto concessione dello statuto come Residente non Abituale può verificarsi anche quando è istruita la rispettiva domanda fuori dal termine legalmente previsto. A questo proposito ricordiamo che il termine per istruire la domanda è entro il 31 marzo dell’anno seguente a quello in cui si è fissata la residenza per la prima volta.
In tutti questi casi e in altri analoghi l’agenzia delle entrate portoghese non concede lo Statuto fiscale RNH, ed elabora un progetto di rifiuto della richiesta che è obbligatoriamente previamente notificato al richiedente il quale ha un termine, di 15 giorni, per poter esporre le sue ragioni ed indurre l’amministrazione fiscale a modificare l’intenzione di rifiuto nella concessione dello Statuto RNH.
Se il richiedente non fa uso della facoltà di rispondere, o facendone, se le argomentazioni non sono accolte, l’agenzia delle entrate portoghese emette una decisione definitiva di rifiuto concessione statuto come Residente non Abituale la quale è notificata al richiedente.
La notifica può essere eseguita in due modi: Tramite cartaceo postale all’indirizzo della residenza portoghese per semplice deposito (per cui, se si è in attesa di una qualche risposta,  è opportuno aver qualcuno che verifichi la cassetta postale in caso di assenza prolungata); oppure tramite notifica elettronica nella casella postale elettronica per chi vi abbia aderito (in questo caso esiste una dilazione di legge di 5 giorni dalla data di deposito).
Con la notifica della decisione definitiva di non concessione dello statuto come Residente non Abituale, il richiedente può reagire in due modi:

  • Facendo un ricorso gerarchico al ministro delle finanze, spiegando le sue argomentazioni per invertire la decisione dell’amministrazione fiscale – termine 20 gironi dalla notifica –

 

  • Oppure tramite ricorso giudiziale presso il Tribunale Fiscale ed Amministrativo di competenza territoriale (il corrispondente al TAR italiano) il quale può essere depositato nel termine di 3 mesi dalla notifica (oppure 90 giorni se incorre in periodo di sospensione delle ferie giudiziali).

Decorsi questi due termini senza nessuna reazione la decisione di rifiuto concessione statuto come Residente non Abituale passa in giudicato e diviene definitiva ed immodificabile.
Da sottolineare che quando possibile è sempre conveniente usare i mezzi di ricorso stragiudiziali, dentro la stessa amministrazione fiscale. Infatti il ricorso giudiziale, oltre alla maggior formalità e inerenti costi (non ultimo paga una tassa giudiziale di deposito di circa 612,00€)  incorre nella difficoltà di dover giustificare alla luce della legislazione vigente un errore della decisione dell’amministrazione fiscale, che porti il giudice a decidere nel senso di annullare la decisone presa.
Ovvero, se in caso di ricorso in fase stragiudiziale presso l’amministrazione fiscale è possibile chiarire eventuali errori commessi e chiedere la rettifica; nel ricorso giudiziale, essendo la decisione dell’amministrazione fiscale già definitiva e perfezionata, la situazione si capovolge, per cui, per poterla modificare è necessario annullarla, per cui diviene necessario dimostrare l’illegalità della riferita decisione alla luce dell’ordinamento giuridico vigente, non essendo sufficiente chiarire possibili errori od omissioni del richiedente (come in fase stragiudiziale) le quali, in alcune situazioni  possono addirittura confortare la decisione dell’amministrazione fiscale.
Rifiuto concessione Status di Residente non abituale (RNH) – possibili reazioni.
 
Può succedere, in alcune situazioni, che lo statuto come Residente non Abituale non sia concesso da parte dell’Agenzia entrate Portoghese. Questo succede quando la domanda non è istruita correttamente e non obbedendo a tutti i requisiti richiesti per la concessione dello Statuto RNH (Residente não Habitual).
Una delle ragioni più usuali, ma l’unica, è la possibile l’incoerenza tra la data di fissazione residenza nel territorio portoghese e la data di richiesta di concessione, come succede, per esempio, quando si fissa la residenza in un anno ma si richiede la concessione a partire dall’anno seguente, indicando quell’anno come il primo anno. In questo caso si verifica una incoerenza tra l’anno di entrata (esempio 2016) e l’anno di richiesta concessione (esempio 2017) per cui risulta automaticamente non adempiuto il criterio della non residenza nei 5 anni anteriori all’anno di concessione, e conseguentemente occorre un rifiuto nell’ottenimento dello statuto.
Una situazione di rifiuto concessione dello statuto come Residente non Abituale può verificarsi anche quando è istruita la rispettiva domanda fuori dal termine legalmente previsto. A questo proposito ricordiamo che il termine per istruire la domanda è entro il 31 marzo dell’anno seguente a quello in cui si è fissata la residenza per la prima volta.
In tutti questi casi e in altri analoghi l’agenzia delle entrate portoghese non concede lo Statuto fiscale RNH, ed elabora un progetto di rifiuto della richiesta che è obbligatoriamente previamente notificato al richiedente il quale ha un termine, di 15 giorni, per poter esporre le sue ragioni ed indurre l’amministrazione fiscale a modificare l’intenzione di rifiuto nella concessione dello Statuto RNH.
Se il richiedente non fa uso della facoltà di rispondere, o facendone, se le argomentazioni non sono accolte, l’agenzia delle entrate portoghese emette una decisione definitiva di rifiuto concessione statuto come Residente non Abituale la quale è notificata al richiedente.
La notifica può essere eseguita in due modi: Tramite cartaceo postale all’indirizzo della residenza portoghese per semplice deposito (per cui, se si è in attesa di una qualche risposta,  è opportuno aver qualcuno che verifichi la cassetta postale in caso di assenza prolungata); oppure tramite notifica elettronica nella casella postale elettronica per chi vi abbia aderito (in questo caso esiste una dilazione di legge di 5 giorni dalla data di deposito).
Con la notifica della decisione definitiva di non concessione dello statuto come Residente non Abituale, il richiedente può reagire in due modi:

  • Facendo un ricorso gerarchico al ministro delle finanze, spiegando le sue argomentazioni per invertire la decisione dell’amministrazione fiscale – termine 20 gironi dalla notifica –
  • Oppure tramite ricorso giudiziale presso il Tribunale Fiscale ed Amministrativo di competenza territoriale (il corrispondente al TAR italiano) il quale può essere depositato nel termine di 3 mesi dalla notifica (oppure 90 giorni se incorre in periodo di sospensione delle ferie giudiziali).

Decorsi questi due termini senza nessuna reazione la decisione di rifiuto concessione statuto come Residente non Abituale passa in giudicato e diviene definitiva ed immodificabile.
Da sottolineare che quando possibile è sempre conveniente usare i mezzi di ricorso stragiudiziali, dentro la stessa amministrazione fiscale. Infatti il ricorso giudiziale, oltre alla maggior formalità e inerenti costi (non ultimo paga una tassa giudiziale di deposito di circa 612,00€)  incorre nella difficoltà di dover giustificare alla luce della legislazione vigente un errore della decisione dell’amministrazione fiscale, che porti il giudice a decidere nel senso di annullare la decisone presa.
Ovvero, se in caso di ricorso in fase stragiudiziale presso l’amministrazione fiscale è possibile chiarire eventuali errori commessi e chiedere la rettifica; nel ricorso giudiziale, essendo la decisione dell’amministrazione fiscale già definitiva e perfezionata, la situazione si capovolge, per cui, per poterla modificare è necessario annullarla, per cui diviene necessario dimostrare l’illegalità della riferita decisione alla luce dell’ordinamento giuridico vigente, non essendo sufficiente chiarire possibili errori od omissioni del richiedente (come in fase stragiudiziale) le quali, in alcune situazioni  possono addirittura confortare la decisione dell’amministrazione fiscale.
A Cura di Paolo Pozzan - Avvoctao in Portogallo  (Porto - Lisbona - Algarve)