POLONIA: COSA CAMBIA NEL 2019 – IL PACCHETTO PICCOLE E MEDIE IMPRESE
 
La Polonia è un Paese in continua espansione economica. Capace di mantenere un tasso di crescita positivo persino negli anni più bui della recente crisi economica, ha salutato il 2018 con una riforma legislativa che avrà un significativo impatto sulle attività imprenditoriali, in particolare le piccole e medie imprese, le quali costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto imprenditoriale nazionale.
La legge del 9 novembre 2018 n. 2444, ha emendato un corpo consistente di leggi (tra cui il codice civile, il codice delle società commerciali, il codice del lavoro, la legislazione tributaria ed il codice penale tributario).
 
  1. DIRITTO COMMERCIALE
 
In primo luogo, il c.d. pacchetto PMI ha rimosso alcuni limiti nell’adozione delle delibere assembleari a distanza di società a responsabilità limitata, che fino all’entrata in vigore della novella legislativa non potevano essere adottate con tali modalità. La nuova normativa apporta modifiche anche in materia di modifica dello statuto che ora richiede la conclusione dii un contratto tra i soci (art. 161, paragrafo 4, codice società commerciali), di distribuzione degli utili, con riguardo all’esigibilità dal giorno della delibera di distribuzione ove non specificato diversamente (art. 193, par. 3, codice società commerciali) e di restituzione degli anticipi sugli utili non corrispondenti alle previsioni di bilancio (art. 195, par. 11, codice società commerciali). La novella pone specifica altresì l’onere di allegazione della procura, nel caso di rappresentanza del socio in assemblea, oltre a ritoccare la normativa in materia di società di persone, in particolare in materia di società in accomandita per azioni (considerata in Polonia alla stregua di una società di persone), ove ora viene concesso il recesso del socio accomandatario anche in assenza di previsioni nell’atto costitutivo.
 
 
 
  1. AMBITO FISCALE
 
Per quanto riguarda le novità in ambito fiscale-tributario, il Legislatore polacco ha inteso operare una semplificazione del sistema, acuendo altresì le sanzioni per le violazioni. Sul punto, occorre mettere in risalto:
 
  1. l’introduzione della deducibilità fiscale dei costi di assunzione del coniuge, che potrà portare consistenti benefici soprattutto alle imprese familiari;
  2. l’introduzione della possibilita’, una tantum, di contabilizzare perdite fiscali fino a  PLN 5.000.000 in un’unica soluzione;
  3. i nuovi benefici a favore dei piccoli imprenditori definibili come “piccoli contribuenti” in relazione all’ammortamento, al metodo di pagamento anticipato trimestrale per la tassa sul reddito e alla tassazione ridotta sul CIT che dal 15% passa al 9%, il tasso più basso in Europa;
  4. l’esenzione dalla tassa sul reddito per i risarcimenti pagati dalle assicurazioni; 
  5. la riduzione dei termini per beneficiare degli sgravi fiscali da 150 a 90 giorni;
  6. la standardizzazione delle dichiarazioni fiscali per le tasse locali (quali le tasse sugli immobili e la forest tax), depositabili anche elettronicamente;
  7. il regime agevolato in materia di diritti di proprietà intellettuale (c.d. patent box) sulla scia di altri ordinamenti (Italia, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Ungheria, Francia);
  8. l’introduzione della c.d. exit tax, in applicazione della direttiva (UE) n. 1164/2016;
  9. la sostituzione del sistema della ritenuta d’acconto con un meccanismo di rimborso dell’imposta. Tale modifica sarà graduale e sarà obbligatoria soltanto quando il credito di imposta sarà superiore a 2.000.000 di PLN;
  10. l’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate sul regime fiscale utilizzato.
È da segnalare, che dal 1°gennaio 2020, la nozione di “piccolo contribuente” comprenderà gli imprenditori che hanno un fatturato annuale fino a 2.000.000 di zloty (invece che 1.200.000 come nell’anno in corso), con tutti i benefici che ne deriveranno per le piccole e medie imprese.
 
 
  1. DIRITTO DEL LAVORO
 
La novella ha apportato modifiche anche nel diritto del lavoro, ove è stato eliminato l’obbligo di formazione periodica nell’ambito della sicurezza e dell’igiene sul lavoro, le cui spese gravavano in precedenza sul lavoratore ed è stato innalzato il limite necessario all’assunzione obbligatoria di un responsabile OHS (Occupational Health and Safety Specialist) da 20 a 50 lavoratori.
Altra novità di non poco rilievo, soprattutto per gli imprenditori esteri, è la possibilità di sottoscrivere la domanda di iscrizione al Registro delle Imprese tenuto dal Tribunale mediante firma elettronica qualificata di soggetto il cui numero PESEL sia presente nel Registro. Viene altresì introdotta la possibilità di delegare le formalità di registrazione (compresa la sottoscrizione elettronica) e la presentazione di documenti contabili a procuratori, avvocati, consulenti legali o avvocati stabiliti.
Il Ministero dell’Imprenditoria e della Tecnologia polacco ha calcolato che le innovazioni sopra sintetizzate garantiranno agli imprenditori, nei prossimi 10 anni, un risparmio di circa 4 miliardi di zloty, oltre a semplificare notevolmente i modelli organizzativi di impresa.
 
 
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Aggiornamento 25.10.2014