In molti casi le parti di un’azione legale vengono a sapere con l’emissione della sentenza come si sarebbero dovuto comportare e preparare ai conflitti, una lezione tardiva che si paga cara.

 

Il sistema della tacita accettazione

La „figura giuridica“ del tacito assenso! Trattasi di una forma semplificata per la conclusione di contratti che può creare problemi, in quanto nota e riconosciuta dall’ordinamento giuridico di un solo paio di Stati, tra i quali anche la Germania.

Sia la legge italiana che le convenzioni internazionali in materia di compravendita escludono la conclusione tacita di un contratto. L’operatore economico italiano che parte dai presupposti a cui è abituato ignorando le attese del suo partner tedesco, rischia grave.
 

Qual è quindi la particolarità di questa figura giuridica?
 

Secondo il modello base, valido nella maggior parte dei paesi del mondo, un contratto si conclude per via delle dichiarazioni congruenti, cioè offerta ed accettazione. Il legislatore e la giurisprudenza accettano anche, purtroppo, che le dichiarazioni tra le parti si fanno non solo per iscritto, ma anche se vengono espresse verbalmente e persino per comportamento concludente (ad esempio alzata di mano per fare un’offerta in una vendita all’asta).

Gli ordinamenti giuridici e la giurisprudenza in Germania ed in Austria hanno seguito strade diverse attribuendo al tacere completo e alla mancata risposta la qualità di dichiarazione aderente.

Lo scopo pratico di questo sistema giuridico è la semplificazione della conclusione di contratti tra commercianti. Questi, una volta entrati in rapporti anche marginali, devono sapere che chi non ha intenzione di accettare una proposta è tenuto a respingerla. Il silenzio invece equivale all’accettazione!

Lo stesso sistema si applica ad una conferma che non è una vera conferma, in quanto non corrisponde strettamente alla proposta, ma contiene modifiche o aggiunte. Chi non risponde ad una tale conferma viene ad accettarla completamente incluse le modifiche.

Si capisce che negli Stati che hanno riconosciuto questo strumento, la sua applicazione offre vantaggi pratici, però anche rischi enormi a chi non rispetti le regole.

Soprattutto la negligenza e la superficialità nel gestire gli affari sono fonti di conflitti, spesso senza che le parti se ne accorgano.

 

Un esempio

Cerchiamo di spiegare queste particolarità con un esempio:

Una società di responsabilità limitata di diritto tedesco, la A GmbH, chiede ad un produttore italiano, la B s.n.c., una consegna di 20 tonnellate di sabbia di spiaggia.

La B s.n.c. offre alla A GmbH la fornitura di 20 tonnellate di sabbia di spiaggia al prezzo di EUR 250,- per tonnellata con pagamento 30 gg. dopo la fornitura. Lo stesso giorno la A GmbH spedisce un fax: „confermiamo l’ordine di 20 tonnellate di sabbia di spiaggia al prezzo di EUR 250,- per tonnellata a pagamento con lo sconto del 3% entro 10 gg. data fattura“.

La B s.n.c. provvede alla consegna e dopo una settimana la A GmbH paga defalcando lo sconto del 3%.

L’azienda italiana non è d’accordo con lo sconto e richiede il pagamento dei restanti EUR 150,-. Per loro il caso è chiaro: „non abbiamo mai confermato lo sconto del 3%“.

Anche per l’azienda tedesca non ci sono dubbi sul caso: „abbiamo confermato l’ordine con lo sconto del 3% e questa nostra conferma non è stata contestata“.

 

Chi ha ragione?

Ciascuna delle parti si è comportata in completa sintonia con le proprie tradizioni giuridiche. Secondo il diritto italiano lo sconto non va defalcato. Secondo il diritto tedesco il residuo di EUR 150,- non è dovuto.

Ambedue le parti ritengono che questo primo contatto comporti un’esperienza negativa e rinunciano ad ulteriori affari o cominciano persino a litigare.

Un’accurata valutazione del caso avrebbe come risultato che la B s.n.c. ha diritto al pagamento di EUR 150,-, un ragionamento professionale però che può essere riservato agli avvocati ed ai giudici.

Il rapporto commerciale invece, appena incominciato, si rompe per un equivoco evitabile per una questione secondaria.

 

Quali sono quindi le conseguenze per le aziende interessate al commercio con l’estero?

-        Raccogliere permanentemente informazioni disponibili circa la legislazione, le usanze e gli abitudini all’estero.

-        Munirsi di un consulente valido e farsi elaborare una linea di condotta per gli affari di discreta importanza.

-        Essere chiari, franchi e determinanti nella corrispondenza per non lasciare aperto il regolamento, anche parziale, di un contratto.

-        Reagire spontaneamente ad un conflitto in arrivo e farsi dire come conviene reagire.

-        Utilizzare strumenti utili come ad esempio un testo redatto su misura a migliore difesa delle esigenze e degli interessi della propria azienda: le condizioni generali di vendita e consegna.

 

 

T.O. Schillik

Avvocato a Monaco di Baviera